Spulciando notizie a riguardo del G7 dei ministri delle finanze, Bari 11-13 Maggio, mi sono imbattuto per caso in un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno. Programma di due giorni di lavori, musica al Petruzzelli, doni agli ospiti, motto in inglese, ecc.
Motto in inglese?! “Welcome to Bari, city of chance, where no one is a foreigner“.
Encomiabile la seconda parte, soprattutto di questi tempi in Italia. Bravi.
Peccato che sia vagamente compromessa dalla prima parte del messaggio. Che vuol dire? Città del gioco d’azzardo? Cerco “city of chance” online: potrebbe trattarsi di una espressione idiomatica inglese che non conosco. Mi ritrovo davanti ad una locandina di “City of Chance”, film hollywoodiano del 1940. Attrice protagonista: Lynn Bari (certe cose non te le puoi inventare), che interpreta una ragazza Texana (dico!) trasferitasi a New York per recuperare il suo fidanzato giocatore d’azzardo incallito. “City of chance” si riferisce a New York o al fatto che il fidanzato fosse un giocatore d’azzardo? Se New York avesse lu mere sarebbe una piccola Beri?
Ma New York ha il mare! Mistero.
A ben guardare nella fotografia riportata con l’articolo, il testo diventa “city of chances” (plurale).
Forse si intendeva “city of second chances”? Una città che dà ai suoi abitanti una seconda possibilità. Sarebbe una bella cosa! Però forse era una considerazione storica, su come Bari sia diventata importante per una serie fortuita di eventi: “città per caso” (city by chance).
In fondo quello che conta è che nessuno è straniero a Bari. Una città di opportunità per google translator.
Con affetto e un po’ di nostalgia. <3